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No prospect of peace on the horizon – With Alberto

Nessuna prospettiva di pace all’orizzonte – Con Alberto Bradanini

#prospect #peace #horizon #Alberto

“Il Contesto”

In recent days, President Volodymyr Zelens’kyj declared that Ukraine will lose the war against Russia if the United States Congress does not unblock the support program for Kiev prepared by the Biden administration. He also added with regret that …

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27 Comments

  1. Ecco la descrizione chiara e esaustiva del motivo fondamentale per cui noi stiamo non solo perdendo la guerra, ma stiamo portando al collasso il nostro sustema politico, economico, culturale e sociale. Il nostro grande problema è una classe dirigente inadeguata, incapace, ignorante e arrogante. Questa classe dirigente ha intrapreso l'avventura della guerra pensando che tutto sarebbe andato bene, perché cosa sarebbe potuto andar storto? Ora stanno affrontando la propria indipienza e inadeguatezza. Sono, si, fuori di testa, utiluzzando termini popolari. Sono politicamente inadeguati a trovare una soluzione, per essere più educati, perché non riescono neanche a vedere il problema. È il tramonto di un'epoca.

  2. Incolpare gli USA di tutti i mali è come incolpare l’Europa della guerra contro la Russia. C’è un governo USA (eletto con brogli) e c’è una non eletta commissione europea che prendono le decisioni
    Pensateci bene , lo stesso ambasciatore ad un certo punto dice chi comanda il mondo , ma subito si smentisce .

  3. La domanda che ci si pone è: cosa aspettano, visti tutti i morti che hanno sul campo e tutte le armi che NATO ed UE gli mandano, gli ucraini a fare fuori la banda di golpisti che li sta facendo crepare per nulla ( e che ha addirittura sospeso le elezioni per paura di perderle )?
    Se proprio devi crepare meglio farlo per qualcosa che non per nulla

  4. lasciando stare i dovrebbe e accettiamo la realtà che a capo del nostro sistema democratico ci sono dei decisori e che la massa ha bisogno dei decisori anche se sono pessimi. I pochi che conoscono le dottrine geopolitiche anglo americane gia scritte a partire dal 1904 sanno perchè la Russia sta combattendo guerra esistenziale; ma anche gli Usa e loro alleati stanno combattendo guerra esistenziale; gli Stati Uniti non possono a sopravvivere al loro impossibile debito pubblico con la perdita dell'egemonia. Perdita per perdita la guerra è l'unica soluzione.. La massa dovrebbe ribellarsi ma non può è mansueta, ignora i dati e crede come i bimbi a quello che gli viene raccontato, si fa manipolare e dividere attraverso il concetto di colpevole, ha scarsa capacità critica, quindi avallerà senza ribellarsi le scelte dei decisori diventandone però complice, a poco servono le poche persone ragionevoli per il cambiamento la maggioranza delle persone sono solo razionali ed emotivi ed istintivi.

  5. Buona puntata. Interessante i punti di vista dell’ambasciatore Bradanini. Molti condivisibili, eccetto sulla posizionamenti dell’Iran: l’Iran e’ una potenza militare all’avanguardia e la decisione di non reagire di pancia all’attentato di Damasco è un segno di forza e non di debolezza o incapacità.

  6. Tutto condivisibile quello che racconta l'ex ambasciatore Bradanini …a parte che Morsi dei Fratelli Musulmani era molto più filoyankee del militare Al Sisi (fonte Fulvio Grimaldi) e il governo teocratico dell'Iran non mi sembrerebbe così impopolare agli occhi dei suoi cittadini…grazie, davvero Giacomo Gabellini per l'impegno e la serietà che ci metti nel tuo lavoro di informatore sui fatti internazionali…

  7. Bradanini dà l'idea dell'esasperazione e dell'impotenza. Temo sia una sindrome tipica dei diplomatici italiani. Succede quando si rappresenta un paese a sovranità (molto) limitata, che avrebbe le carte in regola per essere un "honest broker" in molte situazioni, ma senza ordini superiori non può.

  8. 14:25 la centrale di Zaporozhye è molto ma molto più solida e sicura di Chernobyl e questi droni le fanno solo punture di spillo. Chiedere a Piergiorgio Pescali, peraltro persona che a Gabellini potrebbe interessare ospitare, assai ben informato sul nucleare e su paesi dell'Asia orientale, inclusa l'eremitica Corea del Nord in cui ha viaggiato.

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